Un recente studio dell’Università di Yale, pubblicato sul Journal of Adolescent Health, ha concluso che la marijuana è una droga di passaggio, ovvero che il suo consumo favorisce la transizione verso droghe più potenti e pericolose.
Lo studio si è concentrato sui dati del National Survey on Drug Use and Health degli anni tra il 2006 e il 2008 di giovani tra i 18 e 25 anni. Il risultato dell’indagine ha evidenziato che, tra chi abusava correntemente di antidolorifici, il 34% aveva un passato di abuso di marijuana. Leggendo il dato in maniera diversa, lo studio afferma che chi abusa di marijuana ha una probabilità 2.5 volte superiore di abusare di farmaci antidolorifici in futuro.
Un altro problema legato alla marijuana è che, decennio dopo decennio, diventa sempre più potente, e quindi “meno leggera”.
Il progetto di monitoraggio della potenza della marijuana dell'Università del Mississippi ha testato migliaia di campioni di piante di cannabis sequestrate. I ricercatori hanno scoperto che nella maggior parte dei campioni il livello di THC (la sostanza chimica nella marijuana che produce lo sballo) raggiungeva il 15 o il 16 percento, ma alcuni campioni avevano livelli superiori al 30 percento. Si tratta di un enorme aumento rispetto al 4% di THC che si trovava nella marijuana negli anni ‘80. Poiché la marijuana è una delle prime droghe comunemente sperimentate dagli, non c'è da meravigliarsi del perché molti decidono di passare ad altre droghe più pesanti: una volta sperimentato uno sballo già così forte, la transizione verso altre droghe più forti non è così difficile o temuto.
Ci sono molti segnali da tenere d'occhio se temi che un amico o una persona cara stia usando marijuana: possono comportarsi in modo ridicolo o sciocco senza una ragione apparente, possono apparire storditi e avere difficoltà a mantenere l'equilibrio, molto probabilmente avranno occhi rossi e iniettati di sangue, pupille dilatate, potrebbero sentirsi molto affamati o assonnati. Potresti anche trovare prove concrete dell'uso della droga, come pipe e cartine o persino l’erba stesa.
Alcuni cambiamenti nel comportamento di chi abusa di marijuana: allontanamento da amici e familiari, stanchezza costante, depressione, mancanza di igiene personale, ostilità verso persone, cambiamenti nel rendimento scolastico, perdita di interesse per le attività preferite, cambiamenti nelle abitudini alimentari o del sonno, ansia, deterioramento nell'aspetto.
Chi fuma marijuana quotidianamente può sviluppare forte dipendenza da questa droga: quando ciò accade, si ha un bisogno spasmodico di fumare solo per sentirsi normali e passare la giornata.
L'uso a lungo termine può causare molti problemi ed effetti negativi, tra cui la perdita di memoria e altri decadimenti cognitivi come la capacità di apprendere e risolvere i problemi.
“Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga e l’alcool non costituiscano più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o si abusi di alcool.
Le attività di “Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione: la lotta all’abuso di sostanze stupefacenti è una delle principali campagne sociali della Chiesa. Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha affermato: “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.”
Giovanni Trambusti
“Un Mondo Libero dalla Droga” Toscana
Scientology, Droga, L. Ron Hubbard, Un mondo libero dalla droga, marijuana, cannabis, droga di passaggio
Giovanni Trambusti